mercoledì 19 ottobre 2011

Un gioco a premi per stimolare l’uso della moneta elettronica - Proposte (4)

Come abbiamo visto nel post del 12 settembre 2011, la tracciabilità dei pagamenti è probabilmente il maggiore terrore degli evasori. Un pagamento effettuato con bonifico, assegno, o con carte di credito/debito lascia delle tracce attraverso cui è possibile risalire a qualsiasi transazione economica, facilitando notevolmente il lavoro dell’Amministrazione fiscale che ha fronte di ogni transazione può verificare direttamente se è stato emesso il relativo documento fiscale.

In particolare, le carte di credito o di debito (il cosiddetto Bancomat) sono un’arma in mano ad ogni singolo consumatore da puntare contro i commercianti e i liberi professionisti non in regola con il fisco. Al riguardo, vi sono delle evidenze empiriche che confermano come un maggior utilizzo di carte potrebbe abbattere notevolmente l’economia sommersa (si veda il post del 19 settembre 2011 in cui sono riportate i risultati di uno studio di Di Giulio e Milani). E’ quindi importante trovare tutti i modi possibili per incrementare il possesso e l’uso di carte di pagamento presso le famiglie italiane, posto anche che il divario con gli altri paesi sviluppati è molto grande.

Una possibile modalità attraverso cui raggiungere questo obiettivo è creare un sistema incentivante, basato ad esempio su un concorso a premi, modalità che in Italia ottiene sempre molto successo.
La proposta che vogliamo presentare in questo post è quella di estrarre a sorte un certo numero di transazioni di pagamento effettuate con le carte di credito o di debito a cui assegnare dei premi, che potrebbero essere costituiti da crediti d’imposta da utilizzare in sede di dichiarazione dei redditi per ridurre il proprio carico fiscale. In altri termini, quello che proponiamo è di lanciare il "Gioco del Lotto... al Contante".

Immagine rielaborata da www.lottomaticaitalia.it 

Posto che ogni transazione viene registrata elettronicamente in appositi database gestiti dai fornitori di carte di pagamento, l’estrazione non sarebbe effettuata fisicamente, come avviene nel Gioco del Lotto che prevede il sorteggio dei bussolotti all'interno di urne, bensì andrebbe realizzata con un software che con un procedimento di selezione casuale andrebbe ad estrarre un certo numero di transazioni registrate.

Queste estrazioni “elettroniche” potrebbero essere effettuate con cadenza giornaliera per importi di pagamento fino ad una determinata soglia (ad esempio 100 euro), e con frequenze più ampie (settimanali, mensili e annuali) per pagamenti di importo superiore.

L’ammontare del credito d’imposta vinto potrà invece essere modulato in funzione dell’importo pagato, prevedendo eventualmente anche degli scaglioni (ad esempio per spese fino a 500 euro la vincita potrebbe essere pari al 20% della spesa, per importi superiori al 10%).

Dalla transazione estratta il gestore delle carte di pagamento potrà risalire al titolare della carta, a cui comunicherà la vincita tramite email o per posta ordinaria, a seconda della modalità prevista per l’inoltro dell’estratto conto della carta.

In definitiva, per fare un esempio della procedura proposta, ipotizziamo che il signor Rossi per pagare un gioiello del valore di 200 euro avesse utilizzato la sua carta di credito e che tale transazione elettronica fosse stata estratta tra quelle vincenti, allora il signor Rossi riceverebbe, insieme al suo estratto conto, la comunicazione di aver diritto ad un credito d'imposta pari a 40 euro (20% di 200 euro).

Va detto che per il gestore tutta questa procedura implicherà dei costi operativi, soprattutto per l’interrogazione dei database e per l’inoltro delle comunicazioni, costi comunque che sono sufficientemente contenuti e che potranno essere più che compensati dal maggior stimolo all’utilizzo delle carte di credito.

Dal lato dell’Erario, invece, il minor gettito derivante dai crediti d’imposta “regalati” potrebbe essere più che compensato dal recupero di evasione che il mancato utilizzo del contante avrà permesso.


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