lunedì 26 settembre 2011

Contro l’evasione non bisogna nascondersi dietro l’anonimato

Affrontiamo in questo post il tema dell’anonimato, non quello dell’evasore ma quello di chi è solo testimone di casi di evasione.

Esistono infatti sul web alcuni siti che permettono di segnalare, in forma anonima sia per il segnalante che per il segnalato, casi di evasione e di registrarli in un apposito database. Nello specifico questi siti sono evasori.info e tassa.li.


Entrambi questi siti sono ben realizzati e chi li ha realizzati è sicuramente un “avversario” dell’evasione. Allo stesso tempo, però, non possono ritenersi uno strumento efficace contro l’evasione, anzi possono paradossalmente aiutare a farla sopravvivere.



Infatti, la segnalazione anonima non permette in alcun modo di poter combattere chi evade, tanto più che rimane anonimo anche l’evasore (non potrebbe essere altrimenti per evitare eventuali gogne sul web anche nel caso in cui non ve ne fossero i presupposti). Dall’altro lato, il segnalante può sentirsi con la coscienza a posto per aver segnalato il caso d’evasione, ma in realtà avrebbe potuto, e forse dovuto, fare di più.

Un illecito come la mancata emissione di fattura/ricevuta/scontrino deve essere infatti segnalato all’autorità competente. A tal fine in Italia è stato istituito nel 1996 il numero di pubblica utilità 117, al quale risponde la Guardia di Finanza.

Chiamando questo numero si può segnalare in pochissimo tempo chi ha evaso, fornendo l’indirizzo, l’eventuale nome riportato sull’insegna se trattasi di esercizio commerciale e la tipologia di esercente (bar, negozio di abbigliamento, ecc.), nonché il prodotto o servizio acquistato e il prezzo pagato.

Ovviamente a fronte di questa denuncia, perché di questo si tratta, il finanziere che risponde al telefono ci chiederà le nostre generalità (nome e cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza e un numero di telefono), dopodiché se ci troviamo ancora sul posto potremo anche attendere l’intervento immediato di una volante della Guardia di Finanza, o in caso contrario la GdF farà successivamente un riscontro e potrebbe chiederci di formalizzare la denuncia presso il Reparto del Corpo più vicino.

Ci sono però due aspetti psicologici che inibiscono molti onesti contribuenti ad effettuare questa chiamata: (i) la voglia di evitare qualsiasi disturbo, come quello di dover eventualmente formalizzare la denuncia; (ii) la sensazione di essere un delatore o, detto in parole povere, uno “spione”.

Il messaggio “implicito” che offrono questi siti che prevedono l’anonimato può di fatto avvalorare queste sensazioni, permettendoci in particolare di non metterci la faccia nella lotta all’evasione.

Per poter combattere un fenomeno di massa così diffuso in Italia è necessario invece che tutti i cittadini facciano la loro parte e che non rimangano nell’oscurità.

4 commenti:

  1. Ma @evasori_info e @tassali gettano luce sul problema, creano awareness, aumentano la sensibilità' dell'opinione pubblica, generano dati, e stimolano il dibattito. Non tutti purtroppo sono disposti a fare denunce alla GdF. Il costo pratico e sociale e' oggettivamente alto.

    Inoltre, come puoi vedere se fai una segnalazione su evasori.info, il cittadino e' incoraggiato a segnalare anche alla GdF, e questo e' facilitato con un modulo precompilato e con l'indirizzo della più' vicina caserma della GdF. Quindi la segnalazione anonima diventa un'occasione educativa ed un veicolo per aumentare, e non diminuire, il senso civico del cittadino.

    -Ace

    RispondiElimina
  2. Ciao, grazie per il commento.

    Sono sicuramente d’accordo per quanto riguarda il tema della sensibilità e lo stimolo al dibattito. Li condivido appieno ed è la motivazione principale per cui ho deciso di dedicarmi ad un blog “contro l’evasione”.

    Purtroppo però devo dissentire su altri due punti:
    (i) i dati generati da queste analisi non possono essere considerati significativi da un punto di vista statistico. Mancano infatti le basi di rilevazione per renderli utilizzabili, anche da un eventuale legislatore avveduto, che purtroppo non abbiamo in Italia. Ne è un’evidenza ad esempio il dato che pubblicate circa l’evasione procapite: Treviso e Mantova sono in testa alla classifica, ma queste provincie non sono sicuramente quelle che più evadono ma quelle in cui ci sono più cittadini sensibilizzati su questo tema e per questo motivo tendono a segnalare di più casi di evasione sul vostro sito (e spero anche al 117!);

    (ii) dissento poi completamente sulla tua affermazione che il costo pratico e sociale di una denuncia al 117 sia elevato. Io ho fatto personalmente più di una denuncia al 117 ed ho impiegato sempre pochissimi minuti (3 o 4 al massimo). Inoltre a seguito dell’accertamento non c’è mai stata l’esigenza di dover formalizzare la denuncia in quanto i finanzieri avranno riscontrato delle palesi violazioni che bastavano e avanzavano per procedere a delle sanzioni. Direi invece che il costo sociale del non chiamare il 117 è elevato, in quanto si permette a chi non rispetta la legge di proseguire tranquillamente i suoi illeciti.

    Quindi vi invito a fare quanta più pubblicità possibile al 117, anche perché il nostro Governo non gliene fa molta.

    RispondiElimina
  3. Comincio dall'osservare che siamo più in accordo (sulla lotta all'evasione) che in disaccordo (sulle strategie).

    L'osservazione sui dati e' giusta ma ne' sul sito di evasori.info ne' nei miei commenti si era suggerito che le segnalazioni si potessero considerare come un campione statistico rappresentativo della popolazione. Questi punti sono stati già' discussi ampiamente, per esempio nel google group del sito. Per esempio le statistiche che tu citi sono riportate come "segnalazioni per abitante" e non come "evasione pro-capite". Il bias della campionatura e' ovvio. Nonostante questo, i dati possono avere un valore se analizzati con attenzione. Vedi per esempio lo studio di Francesco Flaviano Russo citato sul sito.

    Riguardo al costo pratico e sociale, sono d'accordo che il costo di non chiamare il 117 sia elevato, ma e' un costo non immediato e non ovvio al cittadino comune, mentre il costo immediato rappresenta, purtroppo, una soglia che pochi cittadini (ahimè) decidono di varcare. Anche io ho avuto modo di fare denunce alla GdF e la mia esperienza e' stata meno felice della tua. Immagino ci siano variazioni geografiche e temporali. Nel mio caso per fare un esposto per mancata ricevuto per 10 EURO ho perso una mattinata intera in una caserma della GdF. E' ovvio che pochi cittadini facciano questo.

    Rimane il fatto che il sito Evasori.info fa una forte pubblicità al 117, come ho già detto e come puoi vedere se provi a fare una segnalazione, e abbassa il costo di fare un esposto alla GdF, fornendo al segnalante un modulo precompilato e l'indirizzo della più vicina caserma della GdF.

    In conclusione, ribadisco che il nostro dissenso e' minore di quanto non possa sembrare. Sono felice che sempre più persone si ribellino all'evasione, con ogni strategia legale e non violenta possibile.

    Grazie,
    -Ace

    RispondiElimina
  4. Grazie ancora per la tua risposta. Sicuramente quello che ci unisce è molto di più di quello che ci divide. Vorrei poi sottolineare che i miei commenti sul vostro sito non sono assolutamente polemici ma penso siano utili per arricchire il dibattito economico e sociale.

    Torno sul tema dei dati per aggiungere che non conoscevo lo studio di Francesco Flaviano Russo, che leggerò con molto interesse. Anche solo leggendo l’abstract, però, emerge chiaramente come i dati segnalati andrebbero letti come se fossero una “pellicola negativa”, in altri termini ci dicono quali aree sono quelle con meno evasione, però purtroppo non ci dicono nulla su quanto il fenomeno sia diffuso su scala nazionale e per quale entità. Questo dei dati sull’evasione è un tema molto importante, anche per valutare l’efficacia delle politiche di contrasto messe in atto, che è stato affrontato da un apposito gruppo di lavoro presieduto dall’Istat di cui parlerò in un futuro post.

    Sul 117 mi dispiace molto per la tua esperienza negativa, ma spero e confido che sia stato solo un caso isolato. Anche su questo piano penso che si possa e si debba fare di più, per facilitare e incentivare l’utilizzo da parte di tutti i cittadini di questo servizio di pubblica utilità.

    Un saluto e W la legalità.

    RispondiElimina