martedì 4 ottobre 2011

L’effetto delle sanzioni amministrative sull’evasione - Ricerche sull’evasione fiscale (6)

Analizziamo in questo post un altro dei fattori che sembrano spiegano l’evasione sulla base del modello teorico tradizionale: le sanzioni amministrative.

Gli studi empirici su questo aspetto sembrano indicare che le sanzioni hanno un effetto abbastanza limitato come deterrente contro l’evasione (si veda Andreoni, Erard e Feinstein).

Il sistema fiscale italiano, come rilevato da Alessandro Santoro nel suo libro, "L’evasione fiscale. Quanto, come e perché", sembra tra l’altro essere molto severo verso i medio/grandi evasori. L’art. 5 d.lgs. 74/2000 prevede che se l’imposta evasa è superiore ai 75 mila euro il contribuente infedele rischia la reclusione da 1 a 3 anni. La recente manovra anti-crisi sembra essere andata ancora più nella stessa direzione (si veda al riguardo il post del 16 settembre 2011). Gli Stati Uniti, rileva sempre Santoro, che sono presi ad esempio per la loro severità, hanno per le stesse fattispecie sanzioni più blande.

In Italia si pone invece più un problema di certezza della pena, da un lato, e l’inefficacia di queste norme verso i piccoli evasori, che sono quelli che più contribuiscono allo stock complessivo di evasione data la forte frammentazione del nostro sistema produttivo. Ad incidere sul primo problema, cioè la certezza della pena, influisce poi il ricorso ai condoni.

 Immagine tratta da cinquew.it

Nessun commento:

Posta un commento