giovedì 6 ottobre 2011

Modificare la Costituzione per fermare i condoni - Proposte (2)

Nel post del 5 ottobre 2011 abbiamo visto come gli effetti dei condoni fiscali possono essere dirompenti nel favorire l’evasione fiscale. Sarebbe buona norma che queste procedure vengano attuate solo in casi remoti, o ancora preferibilmente mai.

Il legislatore italiano è però consapevole che senza vincoli non è in grado di assumere le scelte corrette. Ne è un’evidenza il fatto che l’attuale Governo, appoggiato anche dall’opposizione, voglia introdurre in Costituzione il vincolo del pareggio di bilancio. Ma allora perché non introdurre anche il vincolo che i condoni non possono essere decisi se non c’è una maggioranza molto ampia in parlamento?

La proposta che vogliamo qui presentare è quella di assimilare i condoni, siano essi fiscali o edilizi, all’amnistia e all’indulto. Come questi due provvedimenti prevedono delle deroghe alle regole penali, e per tale ragione devono essere deliberati con la maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascun ramo del Parlamento, così anche per i condoni, che prevedono delle deroghe alle regole fiscali o edilizie, dovrebbe vigere la stessa procedura.

Operativamente basterebbe modificare l’art. 79 della Costituzione italiana, che riguarda appunto l’amnistia e l’indulto, nel seguente modo:

“L’amnistia, l’indulto, il condono fiscale ed edilizio sono accordati con legge deliberata a maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera, in ogni suo articolo e nella votazione finale.
La legge che accorda l’amnistia o l’indulto o il condono fiscale/edilizio stabilisce il termine per la loro applicazione.
In ogni caso l’amnistia, l’indulto e il condono fiscale/edilizio non possono applicarsi ai reati e agli illeciti amministrativi commessi successivamente alla presentazione del disegno di legge”.

Che cosa ne pensate? Lasciate un commento su questa proposta

1 commento:

  1. Mi pare una proposta eccellente, per quanto difficilmente accettabile dalla classe politica e, pertanto, necessitante una mobilitazione pubblica che difficilmente può darsi in presenza di un fisco così iniquo e vessatorio, come quello italiano è reso proprio dal fenomeno evasivo. Sarebbe però un ottimo punto da allegare a una proposta come quella esposta su salviamolitalia.com, nel modo più sinteticamente esaustivo qui: http://salviamolitalia.com/lettera-aperta-a-te/lettera-a-enti-ed-entita-con-ufficialita/
    Tale implementanzione renderebbe senz'altro più facile percepire come giusta una proposta come l'equiparazione del condono all'ammnistia, ma ancor più renderebbbe difficilissima l'evasione e, quindi, meno problematico il punto.

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