Il tema dei limiti all'
utilizzo del denaro, il cui utilizzo è stato ridotto dal Governo Monti a 1.000 euro a partire dal 1° gennaio (si veda il post del 5 dicembre 2011 dedicato alla
misure antievasione del Governo Monti), ha suscitato diversa confusione sulla stampa e sui siti specializzati.
Molti infatti si pongono la seguente domanda:
cosa impedisce al commerciante o al professionista disonesto di accettare in nero i contanti, per pagamenti da 1.000 euro in su, senza poi emettere una regola fattura?
Ciò che entra in gioco, e su cui si è fatta pochissima informazione, sono le
norme sanzionatorie. Infatti, nel caso di violazione di questa norma, che per inciso originariamente era stata pensata soprattutto per la lotta al riciclaggio di "denaro sporco", incorrono in sanzioni tutti i soggetti che sono venuti a conoscenza del fatto, o perché erano gli attori stessi, cioè il commerciante e l'acquirente, o perché espletando la loro attività professionale ne possono venire a conoscenza, come nel caso del commercialista e del bancario.
In altri termini, se il
signor Rossi chiama un idraulico che per la sua prestazione professionale chiede una cifra in contanti pari a 1.500 euro, allora il signor Rossi sarà sanzionabile, così come potrebbe essere sanzionabile il commercialista dell'idraulico che, se venuta a conoscenza della transazione, non denuncia l'accaduto o anche il bancario che incassa la cifra in contanti sapendo che è frutto di una prestazione oltre i limiti consentiti dalla legge.
Al riguardo va detto che le
sanzioni amministrative previste sono particolarmente pesanti: si va da un minimo dell'1% ad un massimo di ben il 40% dell'importo della transazione, con un minimo di sanzione pari a 3.000 euro. E' previsto però uno sconto nel caso in cui la sanzione venga pagata entro 60 giorni, ma paradossalmente solo per chi ha compiuto l'illecito; in tal caso il trasgressore/trasgressori sono tenuti a pagare solo due volte l'aliquota minima sanzionatoria, cioè in tutto il 2% del valore della transazione.
Nel caso in esame, quindi, al signor Rossi potrebbe essere comminata una sanzione pari a 3.000 euro, se non paga entro 60 giorni, o in caso contrario di 30 euro. Al commercialista dell'idraulico che invece non segnala l'irregolarità, se ne viene a conoscenza, sarà invece comminata una sanzione pari proprio a 3.000 euro.